Il futuro della Scala sono giorni decisivi Il nuovo Cda i sassolini di Dominique Meyer il dopo Chailly

Milano – giorni decisivi per il futuro della Scala. Mercoledì è in programma l’ultima seduta del Cda uscente, che il 17 dovrebbe lasciare spazio al nuovo board. Non ci sono ordini del giorno a dettare i tempi della seduta straordinaria, durante la quale potrebbe essere affrontato il tema di una possibile buonuscita (e di un’eventuale consulenza) per il sovrintendente Dominique Meyer, che a fine mese saluterà ufficialmente il Piermarini dopo cinque anni. L’alsaziano, che non ha mai nascosto la delusione per il mancato rinnovo, si è tolto qualche sassolino (o meglio, macigno) dalle scarpe in un lungo articolo che “M”, il magazine del quotidiano francese Le Monde, ha dedicato al tempio della lirica. Nel mirino è finito l’ormai ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che in un’occasione, per sostenere la necessità di un manager italiano in via Filodrammatici, citò l’esempio dell’Opéra di Parigi in fatto di scelte autarchiche (nonostante lì il numero uno sia tedesco).
Il futuro della Scala sono giorni decisivi  Il nuovo Cda i sassolini di Dominique Meyer il dopo Chailly

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