L’apertura di Trump agli influencer e il rischio boomerang

Aveva iniziato Kamala Harris invitando ufficialmente 200 influencer alla Convention del Partito democratico, proprio mentre qui in Italia, provincia profonda, si disquisiva sulla loro fine, perché travolti – secondo i nostri impareggiabili opinionisti – dal caso Ferragni–Balocco. Ora Donald Trump rilancia: Karoline Leavitt, classe 1997, la più giovane portavoce della storia della Casa Bianca, ha annunciato il 28 gennaio che aprirà la sala stampa «ai giornalisti indipendenti, ai podcaster,?agli influencer e ai creatori di contenuti». Trump ha saputo sfruttare i nuovi media con furbizia, apparendo nei podcast popolarissimi di Joe Rogan, Theo Von e nel canale canadese-americano di YouTube?Nelk Boys, fondato da Kyle Forgeard e Jesse Sebastiani e passato recentemente, dal puro e semplice intrattenimento, a sostenere cause politiche di destra.
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