Attacco alle Orobie | Progetto assurdo a rischio habitat prioritari Zanni | Nessuno vuole rovinare la montagna

Colere-Lizzola. Val Conchetta, Alta Val Sedornia e Pizzo di Petto: dal punto di vista della biodiversità l’area probabilmente più ricca delle Orobie bergamasche. È qui, tra vette selvagge e canaloni incontaminati, che si gioca un tempo chiave della partita legata al Progetto del comprensorio unito Colere-Lizzola. A scontrarsi, due posizioni apparentemente inconciliabili.Da una parte Rsi, la società che vorrebbe unire le due località sciistiche ‘bucando’ il Pizzo di Petto con un traforo lungo poco meno di 500 metri e realizzando due seggiovie in Val Sedornia e una cabinovia in Val Conchetta. “Tutti gli interventi saranno realizzati fuori dalle Zone di Protezione Speciale” sostiene Carlo Zanni, presidente di Valle Decia la società che detiene il 100% di Rsi.Dall’altro lato i rappresentanti delle associazioni ambientaliste – Legambiente, OrobieVive, Flora Alpina Bergamasca – che a vario titolo hanno espresso la loro contrarietà al Progetto individuando un limite insormontabile nell’occupazione di aree tutelate non antropizzate.
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Bergamonews.it - Attacco alle Orobie: “Progetto assurdo, a rischio habitat prioritari”. Zanni: “Nessuno vuole rovinare la montagna”

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