La psicologa palestinese | Ogni giorno sfido i posti di blocco Solo così aiuto i bambini malati

Nitrosi Farah Fatafta ha 26 anni e vive in un villaggio vicino a Hebron, nella Cisgiordania occupata da Israele. É una psicologa assunta da Soleterre e Ogni giorno deve raggiungere il Beit Jala Governmental Hospital, a Betlemme, l’unico ospedale pubblico in Palestina per la cura del cancro infantile e delle patologie pediatriche croniche. Non sa mai se e quando arriverà, perché Ogni giorno è costretta allo slalom tra i check point dei militari di Tel Aviv. E non importa se si occupa dei bambini malati. "In qualsiasi parte del mondo un operatore sanitario ha il permesso per muoversi, anche nelle zone di conflitto. Qui no", sospira. I soldati la possono fermare anche se va in ospedale? "Mi hanno fermato anche se accompagnavo i bambini. Io vivo a 30 chilometri da Betlemme. La prima settimana di lavoro non mi hanno mai lasciata passare e ho dovuto lavorare da casa, al computer, senza incontrare i bambini.
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