Tenete l’Amarone lontano dal Ripasso La parola d' ordine del Consorzio è segmentare il mercato

L'Amarone faccia l’Amarone; il Ripasso si occupi della fascia mediana dei Millennials; al Valpolicella il compito di conquistare i palati più giovani. I cento anni del Consorzio vini della Valpolicella hanno dato una nuova consapevolezza allo stesso ente di tutela: le tre denominazioni sono tre possibilità distinte per imporsi sul mercato. Ma ad un patto: distinte devono essere anche le destinazioni, sia in termini di Paesi, sia di fasce di consumatori. La parola d’ordine la pronuncia il presidente Christian Marchesini da Amarone Opera Prima: «Segmentazione», perché come spiega al Gambero Rosso: «sovrapponendosi sui mercati si rischia di confliggere». Una concorrenza interna che non farebbe bene a nessuna delle denominazioni tutelate dallo stesso Consorzio. Bisogna, quindi, sfruttare il vantaggio – che è quasi un unicum in Italia – di avere tre vini che riflettono i differenti gusti lungo tutto l’arco della vita.
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