Disse no alla mafia fiaccolata per Sanua

Trent’anni sono trascorsi dall’uccisione del sindacalista e commerciante ambulante Pietro Sanua (nella foto), ammazzato dalla ‘ndrangheta perché si schierò con coraggio contro il potere dei mafiosi e il loro racket. Il 4 febbraio 1995, Sanua era al volante del suo furgone, a pochi metri dalla postazione del mercato di via Di Vittorio, dove allestiva la sua bancarella di frutta. Sul sedile del passeggero c’era il figlio Lorenzo, ventenne all’epoca, che ha assistito impotente all’uccisione del padre, raggiunto dai colpi di lupara sparati da un’auto, affiancata per commettere l’omicidio. Proiettili sparati da nessuno: dopo 30 anni il figlio Lorenzo, ora referente di “Libera Contro le mafie” del sud-ovest, e la mamma Francesca aspettano ancora la verità giudiziaria. Il caso era stato chiuso in fretta, poi riaperto due anni fa dal capo della Dda Alessandra Dolci che sarà presente stasera, alla parrocchia di Sant’Antonio di Padova per il ricordo di Sanua.
Disse no alla mafia fiaccolata per Sanua

Ilgiorno.it - Disse no alla mafia, fiaccolata per Sanua

Leggi su Ilgiorno.it
  • Disse no alla mafia, fiaccolata per Sanua
  • Minacciò di morte un carabiniere, condannato il boss Rebeshi
  • Trattativa Stato-mafie. Carolina Varchi (deputato Fdi): “Con Borsellino per l’antimafia dei fatti”
  • Paolo Borsellino: "La sua vita è stata un atto d’amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato"
  • “Ismail Rebeshi è uno schiacciasassi che non guarda in faccia nessuno”
  • Spaccio di cocaina, avviso di conclusione delle indagini per il boss Ismail Rebeshi
    Video Disse alla