Ingegnere ucciso la testimonianza del presunto mandante ‘protetta’ in aula

Tempo di lettura: 2 minutitestimonianza protetta da un paravento, come accaduto nei più importanti processi di mafia, per Gennaro Petrucci, 73 anni, marito di Silvana Fucito, simbolo dell’antiracket, “collaboratore di giustizia” imputato davanti alla Corte di Assise per l’omicidio dell’Ingegnere Salvatore Coppola, 66 anni, assassinato a Napoli, il 12 marzo 2024, nel parcheggio di un supermercato di via Protopisani, a Napoli.A formulare la richiesta è stato il suo legale, l’avvocato Maria Di Cesare, nel corso dell’udienza che si è tenuta nell’aula 114 del Nuovo Palazzo di Giustizia partenopeo. Petrucci è ritenuto il mandante di quell’omicidio che sarebbe stato eseguito, secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile e della Dda di Napoli (pm Sergio Raimondi) dal 64enne Mario De Simone (difeso dall’avvocato Melania Costantino), in cambio di 20mila euro.
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