Un doposcuola senza frontiere | Arcopolis bimbi da mezzo mondo

Mescolare, contaminare e integrare: passa attraverso queste poche, essenziali parole il concetto di inclusione, alla base di una crescita sociale con meno traumi possibili. È quanto stanno cercando di fare da più di un anno le volontarie di Arcopolis attraverso un’attività di doposcuola che si sta rivelando una scelta vincente. Più di quaranta bambini con origini da mezzo mondo stanno animando l’iniziativa e almeno una cinquantina stanno bussando alla porta dell’associazione degli Archi per far parte del progetto. Libri, sorrisi e lavoro di comunità: un laboratorio innovativo di lettura e scrittura per promuovere l’accoglienza nel quartiere multietnico per antonomasia della città, dove la percentuale di bambini stranieri nelle scuole è elevatissima. Così si affrontano le diversità, tra classi sociali, religioni e provenienze: "Si tratta di un laboratorio per far scoprire ai bambini di tante etnie e mondi diversi l’universo dei libri con la leggerezza di un gioco e la gioia di una nuova avventura, trasformando l’approccio alla cultura in un’esperienza divertente e coinvolgente, che favorisca integrazione e accoglienza.
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