Con l' invasione delle procure magari questo Sanremo durerà un po' meno

Con la copertina di “Tv Sorrisi e Canzoni”, quella con Carlo Conti e attorno a lui tutti i ministri – pardon – cantanti in gara schierati (più o meno photoshoppati: a molti non è sfuggito che nella foto la cantante Clara ha una mano con sei dita, una in meno delle sette di Elodie), siamo ufficialmente alla vigilia del Festival di Sanremo 2025 – che io seguirò per voi su questo giornale come inviato. Un Festival che, come sempre, è specchio del paese e delle tensioni che lo attraversano. E infatti quello di quest’anno è un Festival delle procure: prima la decisione del Tar della Liguria di metterlo a gara a partire dall’edizione del 2026, poi, la scorsa settimana, per la prima volta nella storia la magistratura è entrata a gamba tesa direttamente nella kermesse. Mercoledì scorso infatti, a 24 ore dall’iscrizione nel registro degli indagati della premier Giorgia Meloni per il rimpatrio del torturatore Almasri, il rapper Emis Killa si è dimesso dalla gara perché a sua volta indagato per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva della Direzione distrettuale antimafia sui rapporti fra gli ultrà e la criminalità organizzata a Milano.
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  • invasione procure magari sanremoCon l'invasione delle procure, magari questo Sanremo durerà un po' meno - Il Festival è specchio del paese, e infatti la magistratura quest'anno ci è entrata a gamba tesa, vedi Emis Killa indagato e ritirato. Se continua così, le serate durerebbero meno e la keremsse finire ... (ilfoglio.it)
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