Gaza è una polveriera e la ‘Trump Riviera’ non farà certo concorrenza a Sharm el Sheik

Trump non si smentisce mai. Dopo aver cercato di comprare la Groenlandia, annesso il Canada nella sua personale cartina geopolitica e ribattezzato il Golfo del Messico, ora vuole trasformare Gaza in una Trump Riviera. Deportare due milioni di palestinesi, piazzare qualche Trump Tower sulle macerie e magari inaugurare qualche casinò in spiaggia con vista mare in una zona di guerre secolari tra popoli e religioni. Perché no? Se non fosse una follia, sarebbe una battuta di cattivo gusto.Ma il nostro palazzinaro con deliri da imperatore non è solo un venditore di sogni (o incubi), ha anche l’appoggio del Pentagono e del suo budget da 850 miliardi di dollari (guidato da un giornalista di Fox). Un dettaglio da poco, che gli consente di lanciare sparate sempre più spudorate e di giocare a Risiko con vite umane.
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