Il cannocchiale aristotelico

Torna disponibile in libreria "Il cannocchiale aristotelico" di Emanuele Tesauro, accolto nella bella collana Biblioteca di scrittori italiani, diretta da Pier Vincenzo Mengaldo e Alfredo Stussi. Cura l’edizione del testo Maicol Cutrì, autore di un commento preciso, scandito da annotazioni funzionali che restituiscono nozioni essenziali, di interesse storico, teorico e stilistico. Risultato pregevole. “Singolarissimo testo iconico-verbale”, lo aveva definito Giovanni Pozzi. Non si contano i giudizi autorevoli che ruotano intorno a questo trattato barocco di retorica universale. Costruito, corretto e aggiornato nel corso di decenni (le prime tracce della sua ideazione risalgono al 1625, quando Tesauro studiava teologia presso il collegio gesuita di Brera e veniva rimbrottato dai padri dell’ordine per la diffusione “dei trovati sopra la Rettorica di Aristotele”, senza la loro approvazione), il cannocchiale giunge a inglobare tutte le arti che si fondano sulle argutezze.
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