La crisi dell’industria bussa alle porte dell’Ue L’urlo di migliaia di operai a Bruxelles | Mai così tanti licenziamenti | Le voci e le richieste

Bruxelles – La crisi dell’industria arriva nel cuore del potere europeo. Almeno 7mila operai, raccolti in piazza Jean Rey a Bruxelles, hanno urlato che è vicino il suono della campana in Ue senza un piano industriale orizzontale e coordinato. Sono arrivati dalla Spagna alla Slovacchia passando per Francia, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Polonia e Italia, naturalmente, per provare a dare una scossa alla nuova Commissione, ri-guidata da Ursula von der Leyen.Ci sono le tute degli operai di Tata Steel, i lavoratori slovacchi di Skoda, i tedeschi di Ig Metall, i francesi di Stellantis, gli operai di ArcelorMittal che arrivano un po’ da ovunque – Brema, Dunkerque, Katowice e anche dalle rovine lasciate a Taranto. La pattuglia italiana è nutrita di metalmeccanici, chimici e così via di Fiom, Uilm, Fim, Filctem, Uilca e Femca.
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