Così Sanremo è diventato il nostro antidoto alla solitudine

Terza puntata di Avere trent’anni, una rubrica sui dilemmi dei Millennial e sui giovani adulti del 2025Un utente su internet chiede il significato di live experience. Sembra una definizione semplice, ma, aggiunge l’utente: è come dire triangolo a tre lati, non basterebbe chiamarla semplicemente esperienza? Qualcuno risponde scomodando John Locke, altri parlano della differenza tra un medico che ha esperienza con una determinata malattia e un malato che è affetto dalla stessa. Non è necessario addentrarsi troppo nella conversazione, prima che venga tirata in ballo l’esperienza dal vivo mediata dai social.In un sondaggio pubblicato nel 2014, il 71% dei Millennial dichiarava che twittare durante un evento rendesse l’esperienza più divertente. All’epoca ero uno studente fuoricorso con gli attacchi di panico, scappavo dall’aula un attimo prima dell’appello di filosofia politica, saltavo da un lavoretto precario all’altro, traslocavo con una facilità che oggi mi appare miracolosa, e sebbene fossi del tutto immune ai fenomeni globali che avrebbero reso quell’anno uno dei più celebrati dalla nostalgia, partecipavo all’euforia del tempo twittando forte e chiaro.Leggi su Gqitalia.it