Quartiere ’sequestrato’ | Viviamo isolati tra degrado e spaccio Il comitato non molla

Finestre e balconi con affaccio su un buco nero di 16mila metri quadrati. Un’enorme gru sulle teste e un blocco di cemento armato che porta gli evidenti segni di una tragedia, da un anno tengono sotto sequestro un intero Quartiere. In via Mariti, a pochi giorni dall’anniversario dal crollo della trave nel cantiere Esselunga che ha travolto e portato con sé la vita di cinque operari, le novità dell’inchiesta (spiegate nelle pagine precedenti) hanno portato un barlume. "Speriamo che questo sia un primo passo verso un ritorno alla normalità, alla vivibilità e decoro alla zona. Oltre ovviamente a dare giustizia alle vittime", commenta Nicla Gelli, portavoce del comitato ex Panificio militare. Lentamente, eppur qualcosa si muove. Da quella mattina del 16 febbraio, "non è stato fatto nessun passo avanti" dice sempre Gelli.
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