Una saga di provincia Dal cotto perfetto alle televendite di Mike

BIASSONO (Monza)È il 1952: la Seconda Guerra mondiale è da poco alle spalle e Angelo Ferruccio Rovagnati, a Biassono in Brianza, inizia a produrre burro e formaggi da vendere all’ingrosso. In sella alla sua bicicletta é il giovanissimo figlio Paolo a fare le consegne, a parlare con i clienti e ad avere l’intuizione: nel caseario la concorrenza in Lombardia è agguerrita, invece c’è un settore, quello dei salumi, dove la piccola azienda può arrivare a dire la sua. Non con il prosciutto crudo, da sempre dominio degli emiliani, ma reinventando il prosciutto cotto, considerato fino a quel momento un prodotto di qualità inferiore. Paolo Rovagnati è convinto che, studiando e sperimentando nuovi metodi di produzione, sia possibile arrivare a un prodotto di eccellenza. La sua intuizione ha portato, nei decenni a seguire, alla nascita di un’azienda leader in Italia e nel mondo nel settore dei salumi, un impero che fattura oltre 300 milioni di euro l’anno e dà lavoro a oltre 1.
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