Il Realismo verghiano | non si giudicano i vinti dalla storia

Giovanni Verga è un outsider nel canone letterario italiano. Antiletterario, antiaulico, antiaccademico, come rilevava Luigi Russo, ha trovato la forza della sua scrittura nel rapporto diretto con la realtà, sfrondato da “i fiorellini d’Arcadia”. Nelle sue opere la letteratura non è un velo che maschera, ma un martello che batte sui chiodi della sofferenza umana e dell’ipocrisia del potere. In un periodo in cui la storia è tornata a mostrare il suo volto più terribile, con guerre, disparità sociali e autoritarismi dilaganti, il ciclo dei vinti, di cui fanno parte I Malavoglia e Mastro don Gesualdo, ci mostra come “la fiumana del progresso” sbandierata dai potenti della terra sia in realtà una grande marea che travolge gli uomini. La continua competizione per l’affermazione e la sopravvivenza riguarda ogni classe sociale, e non lascia prigionieri: dal pescatore all’onorevole, dalla duchessa al muratore, fino all’uomo di lusso, tutti sono in lotta con tutti, e tutti sono vinti.
Il Realismo verghiano |  non si giudicano i vinti dalla storia

Metropolitanmagazine.it - Il Realismo verghiano: non si giudicano i vinti dalla storia

Leggi su Metropolitanmagazine.it
  • Giovanni Verga e il riscatto della dignità degli sfruttati. Vasapollo riflette sul messaggio del Verismo e il nesso fra mondo della solitudine e realismo dei momentaneamente sconfitti, alla luce della Lettera del Papa sulla Letteratura (S.I.)
  • I Malavoglia e tutta l’arte contemporanea ispirata dal verismo
  • Giovanni Verga
  • Rosso Malpelo, riassunto dell'opera di Giovanni Verga
  • Verga nel realismo europeo ed extraeuropeo
  • REALTA', REALISMO
  • realismo verghiano non siIl Realismo verghiano: non si giudicano i vinti dalla storia - Giovanni Verga è un outsider nel canone letterario italiano. Antiletterario, antiaulico, antiaccademico, come rilevava ... (msn.com)
Video Realismo verghiano