La Ue? Prima di pensare ai dazi faccia mea culpa sul Green Deal

Prima di avventurarsi in guerre commerciali e di dare operatività al comitato ristretto che la Von Der Leyen avrebbe predisposto all'interno della sua presidenza, la Commissione europea dovrebbe cominciare a considerare i danni che hanno combinato Prima gli annunci e poi le varie norme sulla transizione ecologica in ogni loro aspetto. Non è un mistero infatti che dalle case Green alle auto elettriche, la eco-rivoluzione tanto cara all'olandese Frans Timmermans ha creato danni enormi alle filiere industriali interessate, con esposizioni bancarie importanti e soprattutto con pesanti piani di licenziamento sul fronte di chi non riusciva a stare dietro alla concorrenza cinese, principale beneficiario del passaggio all'elettrico. Ma non si possono escludere tanti altri comparti su cui si è abbattuta la mannaia di Bruxelles, per esempio le fabbriche di imballaggi nel settore alimentare, segmento dove l'Italia era riuscita a posizionarsi su livelli di grandissima qualità proprio combinando le politiche sul riciclaggio dei materiali e i parametri di massima sicurezza per il consumatore.
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