L’allargamento dell’Ue a Est e la necessità di rafforzare l’autorevolezza europea

Entro il 2029 l’Unione europea potrebbe accogliere due o tre nuovi Paesi membri. Sarebbe un’accelerazione delL’allargamento che non si vedeva da un decennio. Un obiettivo ambizioso, confermato lo scorso 15 gennaio da Marta Kos, commissaria per L’allargamento della seconda Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Pur ricordando come questa finestra di opportunità sia stata aperta dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Kos ha ribadito che «non ci saranno sconti geopolitici» verso alcuni Paesi rispetto ad altri, in quanto «il processo di allargamento rimane basato sul merito». La commissaria ha anche dichiarato che entro la fine del semestre di presidenza polacca del Consiglio, ossia il 30 giugno, possano essere aperti «uno o due cluster – il gruppo tematico di capitoli di adesione che riguardano settori specifici, come economia o giustizia – di negoziazione con l’Ucraina e la Moldavia» e che, in aggiunta, si punta a fare progressi su diversi altri capitoli nei Balcani occidentali.
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