Not All Robots | come la satira scardina un potenziale futuro

Il rapporto tra uomo e macchina è da sempre centrale, soprattutto in un contesto come quello fantascientifico in cui, tra letteratura, fumetto e cinema gli esempi si contano numerosi e in diverse sfaccettature. In Not All Robots, volume edito nel nostro mercato da Panini Comics e scritto da Mark Russell (che ha vinto anche i prestigiosi Eisner e Ringo Awards con quest’opera) e disegnato da Mike Deodato Jr., questo rapporto, inserito in un futuro prossimo pervaso dai robot prende una piega contemporaneamente satirica e tragica, mettendo in luce le storture di un sistema che nonostante l’ambientazione, affonda le radici in un presente estremamente attuale.Not All Robots – Mark Russell, Mike Deodato Jr.; Panini ComicsSolo lavoro e niente svago trasformano i robot.L’ambientazione è quella degli Stati Uniti nel 2056, in cui in una terra estremamente sovrappopolata e inquinata ha visto una progressiva sostituzione della forza lavoro umana con manodopera robot, facendo sì che ogni famiglia abbia un proprio robot che lavori al posto loro, lasciandoli liberi di godersi il proprio tempo.
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