Giorgio Pasquali un Praz luminoso

Leggere le vicende di specialisti in discipline delle quali si ha appena una vaga conoscenza è un’attività che può dare un gusto tutto speciale. Anche quando gli specialisti in questione sono tipi sedentari, sembra di immergersi in un racconto d’avventura. E’ più o meno con questo spirito che ormai da un anno, cioè dalla sua uscita, sfoglio ogni tanto i “Ritratti di filologi” di Sebastiano Timpanaro raccolti da Raffaele Ruggiero per l’editore Aragno. Tra i ritratti, al solito di suprema limpidezza argomentativa, spicca quello dedicato al maestro di Timpanaro Giorgio Pasquali, uno dei massimi filologi classici del Novecento, di cui si celebrano nel 2025 i 140 anni dalla nascita. Ma questo allievo di Friedrich Leo e di Wilamowitz, che ha indagato la preistoria della poesia romana e commentato le lettere di Platone, difendendo il suo campo di studi dal nazionalismo, dall’estetismo e dai classicismi angusti, è stato molto più di un filologo.
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