Il comunista Antonello Trombadori dai Gap all’abbandono della durezza ideologica

Nome purtroppo dimenticato dalle ultime generazioni pur interessate alla storia politica italiana del Novecento, Antonello Trombadori (di cui è appena uscita da Castelvecchi una biografia a firma Mirko Bettozzi), era nato  il 10 giugno 1917 a Roma, dove è morto il 19 gennaio 1993. Dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta nessun personaggio italiano ha rappresentato quanto lui la figura dell’intellettuale comunista duro e puro, talvolta fin troppo duro. Non rammento come e dove l’ho incontrato per la prima volta. E’ un fatto che da amico e da interlocutore è stata una delle presenze più importanti della mia vita, una sorta di miniera cui attingevo senza sosta da quanto era inesauribile il bagaglio delle sue esperienze, del suo lavoro nei giornali, i suoi viaggi in Cina o in Vietnam quando quei Paesi erano davvero remotissimi, la sua frequentazione delle gallerie e delle mostre d’arte, le sue poesie anche.
Il comunista Antonello Trombadori dai Gap all’abbandono della durezza ideologica

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