Oggi manca un dibattito pubblico sulla guerra i contrari vengono ridicolizzati La campagna dal basso di Emergency per parlare di pace Partendo dalla Costituzione

Respingere l’idea dell’uso delle armi come unica opzione, come una strada inevitabile. Riabituare le persone a parlare di pace, rimettere questa parola al centro del discorso pubblico. E spingere così governi e istituzioni a non ignorare più le voci di chi chiede di riaprire un dibattito sulla guerra e di chi vorrebbe l’Italia impegnata in prima linea non nell’industria bellica, ma nella risoluzione dei conflitti. È un lavoro dal basso quello che Emergency sta portando avanti con la campagna R1PUD1A la guerra. Lanciata a novembre, Oggi conta il sostegno di oltre 180 comuni, decine di iniziative nelle scuole, in teatri, cinema, piazze e istituzioni culturali. Come spiega Simonetta Gola, direttrice della comunicazione della ong, R1PUD1A (con il numero 1 al posto della lettera i per richiamare l’articolo 11 della Costituzione) è “un’operazione culturale” che nasce in parallelo al lavoro sul campo che l’organizzazione continua a svolgere in 14 diverse aree del mondo.
Oggi manca un dibattito pubblico sulla guerra i contrari vengono ridicolizzati  La campagna dal basso di Emergency per parlare di pace  Partendo dalla Costituzione

Ilfattoquotidiano.it - “Oggi manca un dibattito pubblico sulla guerra, i contrari vengono ridicolizzati”. La campagna “dal basso” di Emergency per parlare di pace. Partendo dalla Costituzione

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