Dentro l’oscurità di Tre Piccoli Inferni

Abbiamo incontrato Maurizio Mariscoli per parlare del suo libro, davvero particolare per atmosfere e ambientazioni, “Tre Piccoli Inferni”, una raccolta di racconti che affonda le radici nel gotico e nell’horror psicologico.Dove nasce l’idea di “Tre Piccoli Inferni”?«Ho sempre avuto un debole per la figura della strega, sin dall’infanzia. Mi affascina la sua capacità di suggestionare la mente, di distorcere la percezione del reale. Questo libro è un omaggio alle streghe delle fiabe, ma con un tocco contemporaneo».I racconti sono ambientati nelle Marche. C’è un motivo particolare?«Amo le Marche e le loro atmosfere sospese nel tempo. “Trasloco” si svolge a Numana, “Suppellettili” a Porto Recanati, mentre “Funeralista” trova casa a Precicchie, un piccolo borgo del fabrianese. Amo scrivere in luoghi che conosco bene, perché rendono la narrazione più autentica».
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