Dissociati dal popolo aggrappati alle toghe senza frontiere | la bolla del campo largo

Non più solo distanti dal popolo ma proprio “Dissociati”. Occorre aggiornare il referto della sinistra italiana: il quadro clinico si sta complicando. Accanto all’ormai cronica sindrome Ztl, quella per cui le ansie dei ceti più deboli vengono banalizzate a «percezione» (è chiaro, nei quartieri a 6mila euro al metro quadro dove vivono i suoi dirigenti degrado, violenza e immigrazione – banalmente, la realtà – sono tenute a distanza di sicurezza), adesso siamo in presenza di qualcosa di più: di un chiaro disturbo Dissociativo. Non si può spiegare altrimenti l’illusione coltivata a suon di sceneggiate dai leader del campo largo sul caso Almasri.Pensare, cioè, che sposando l’approccio “giusmoralistico” alla vicenda – l’Italia che avrebbe rispedito in Libia un criminale di guerra disobbedendo al mandato di arresto pasticciato della Corte penale internazionale; tutto questo senza tenere conto, invece, dell’atteggiamento “pilatesco” di mezza Europa – sia possibile non solo mettere in difficoltà l’esecutivo ma scardinare il magic moment internazionale della premier nonché il suo rapporto privilegiato con l’Italia profonda.
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