Maschi a Sanremo Il venticello misoginia Le parole del Festival e la sfida di Conti

Un femminicidio al giorno non basta. "Amo la parabola del figliol prodigo", ha detto Carlo Conti circa l’ingaggio di Tony Effe. Il figliol prodigo era quello che, nel Vangelo secondo Luca, spendeva e sperperava, e in effetti Effe ama spendere, come canta (?) anche nella recente Miu Miu: "Prendo una bitch, diventa principessa / Le ho messo un culo nuovo, le ho comprato una sesta". Tranquilli, Padre misericordioso Carlo l’ha perdonato. L’ingresso di Tony Effe in gara all’Ariston, da domani, garantirà – lo assicura Conti – la redenzione urbi et orbi dal controverso passato misogino (quelle sue cose dolce stil novo tipo "Ti sputo in faccia solo per condire il sesso / Ti chiamo puttana solo perché me l’hai chiesto / Ti sbavo il trucco, che senza stai pure meglio / Ti piace solamente quando divento violento") che gli è costato l’esclusione dal Capodanno romano poco più di un mese fa.
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