Una giornata di rimorsi calcistici e invasioni nella privacy degli arbitri

Il vecchio nemico capace di far andare a braccetto pure società che si odiano cordialmente da sempre non se ne era mai andato, ma è da qualche mese che è tornato nella massima forma possibile. L’arbitro, che qualcuno ancora si continua ad apostrofare come cornuto in barba ai tempi che cambiano e alla sbandieratissima richiesta di privacy che arriva da ogni latitudine, è ritornato l’assoluto protagonista dei fine settimana calcistici. I cari vecchi anni Novanta sono tornati alla grandissima, e poco male se lo spettacolo in campo è un po’ meno spettacolare. Non c’è squadra che negli ultimi mesi non si sia sentita frodata da quella strana specie di cervidi. Un tempo almeno facevano da loro, ora invece si avvalgono pure di una tecnologia da un sacco di soldi per far casini. Almeno a quanto dicono presidenti e allenatori, tutta gente a cui non bisognerebbe dare mai troppo ascolto quando c’è di mezzo un arbitro.
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