Il rituale laico che va oltre la musica

La carica di Jovanotti, la spiaggia di Woodworm, i voti di Radio Effe e i piatti di sei chef. C’è un po’ di Arezzo, con tanti ruoli diversi, nel Sanremo che inizia stasera. Il Festival della canzone italiana è da sempre una fotografia variopinta dell’Italia che catalizza l’attenzione anche di chi non lo ama tra ascolti record e polemiche. Si dice che le serate dell’Ariston siano parte integrante del costume del nostro Paese e che per questo non conoscano crisi. Sanremo rappresenta a tutti gli effetti un rituale laico a cui è difficile sottrarsi: se la musica rimane comunque in primo piano, non è l’unico motivo che spinge 12 milioni di persone a seguire questo enorme evento mediatico in cui Arezzo si è ritagliato il suo spazio.
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