La complice autocensura sull’attentato in Svezia | perché non si parla di razzismo suprematista?

Oggi alle 12:00 la Svezia si ferma: un minuto di raccoglimento per le undici vittime della violenza assassina che una settimana fa ha sconvolto la città di Orebro. Credo che ci dovremmo fermare tutti perché questa strage, la più grave dal secondo dopoguerra in Svezia, riguarda il futuro dell’Europa.L’assassino ha preso di mira un centro di formazione professionale frequentato soprattutto da immigrati, armato fino ai denti, ha indossato una divisa militare prima di aprire il fuoco, un sopravvissuto ha raccontato di aver udito un grido durante l’attacco: Via dall’Europa! Tra le vittime, persone di origine siriana, bosniaca ed una donna, raccontano i media, di origine africana che si occupava da sola dei suoi quattro figli.Le autorità svedesi per ora non hanno accreditato il movente terroristico-razzista, prevale una spiegazione “riduzionista”, si dice che il killer era un sociopatico, che viveva isolato, con disturbi mentali.
La complice autocensura sull’attentato in Svezia |  perché non si parla di razzismo suprematista?

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