La sede sarà demolita Il Dopolavoro ferroviario in cerca di un futuro

Le valigie sono quasi ultimate, gli scatoloni sono pieni. L’addio ai locali è imminente: dal 28 febbraio il Dopolavoro ferroviario di Bergamo, l’associazione che riunisce i ferrovieri in servizio e in pensione, parenti e tanti soci esterni, dovrà lasciare la storica sede di piazzale Marconi, accanto alla stazione, che sarà demolita per la realizzazione della nuova stazione “europea”. Il momento è difficile per i 700 tesserati (tra Bergamo e provincia) del Dopolavoro: non solo non sanno quale sarà la loro futura sede, ma in ogni caso si vedranno ridimensionati. Un altro ambiente come l’attuale, sul lato ovest della stazione, pari a 2.500 metri quadrati, più altri 500 scoperti, quasi certamente non l’avranno più. E così scomparirà anche un presidio socioculturale storico per la città. Perché il Dopolavoro questo è sempre stato: reading teatrali, tornei sportivi, serate musicali, gite culturali, sono numerose le iniziative che da quasi cento anni, da quando intorno agli anni ‘30 è nato il Dopolavoro ferroviario, vengono portate avanti dal collettivo che aveva casa in piazzale Marconi.
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