Pestata a sangue dai ‘bravi ragazzi’ di Askatasuna Ho abortito per le botte prese video

Presa a calci e pugni, Pestata a sangue dai “bravi ragazzi” di Askatasuma, il centro sociale di Torino autentica palestra di  violenze. Non solo contro gli agenti, è cronaca quasi quotidiana, ma anche contro i residenti di uno stabile gestito dagli antagonisti perché colpevoli di non pagare l’affitto (“non siamo la Caritas, se non collaborano che ci li teniamo a fare?”). “Mi davano pugni, mi prendevano la testa, non mi lasciavano uscire. Quando mi hanno liberato sono uscita e ho visto mio marito con il sangue sulla faccia”. È la testimonianza choc di una nigeriana ai microfoni di Quarta Repubblica, che prosegue la sua campagna di controinformazione sul centro sociale occupato da decenni da antagonisti e autonomi, coccolati dall’amministrazione comunale. In 26 anni di occupazione abusiva il Comune di Torino non ha mai sporto denuncia contro il centro sociale Askatasuna.
Pestata a sangue dai ‘bravi ragazzi’ di Askatasuna  Ho abortito per le botte prese video

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