Strage all’Eni timori per l’ambiente | Predisposte analisi sulle acque

Già lo scorso 11 dicembre, a due giorni dall’esplosione al deposito di via Erbosa costata la vita a 5 lavoratori, Eni aveva inviato agli enti preposti comunicazione di potenziale contaminazione secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 152 del 2006, avviando così il procedimento ambientale previsto. La conferma di quanto emerso nella riunione di insediamento della commissione consiliare speciale di Calenzano sul disastro arriva direttamente da Eni che fa sapere anche come siano state al contempo "implementate le opportune misure di messa in sicurezza di emergenza sul fosso Tomerello, concertate anche con la locale Arpa" e sia stato "proattivamente predisposto, a costante presidio dell’ambiente, un piano di analisi per il monitoraggio delle acque i cui risultati vengono trasmessi puntualmente alle Autorità di controllo".
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