Nelle Prealpi l’adattamento al cambiamento climatico nasce dal basso

Il cambiamento climatico non procede ovunque con la stessa velocità e non ha ovunque gli stessi effetti. Sulle Prealpi italiane, la media con cui le temperature stanno salendo è doppia rispetto ai dati globali: si parla di 2,7°C in più negli ultimi cinquant’anni anni, con picchi fino a 4°C nei mesi estivi. Non solo: in queste zone stanno diventando frequenti anche alcuni eventi meteorologici e idrogeologici intensi, come tempeste, esondazioni dei torrenti, frane, crolli e incendi. Emergenze che hanno sempre caratterizzato il territorio, ma che ora sono più violente, numerose e imprevedibili.Al tempo stesso, però, gli abitanti dei Comuni più verdi delle Prealpi sembrano risentire meno delle ondate di calore rispetto a chi vive in città. Qui, i momenti di caldo estremo sono infatti mitigati dall’azione di termoregolazione garantita dai boschi, che coprono circa il sessanta per cento dei terreni; la presenza di alberi e zone non edificate rende più sopportabile l’afa in estate, diminuisce il calore percepito e soprattutto favorisce l’escursione termica tra giorno e notte.
Nelle Prealpi l’adattamento al cambiamento climatico nasce dal basso

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