Prima i dati poi le parole | i pregiudizi infondati verso gli atenei telematici

  di Angelo Rega* Negli ultimi mesi, la stampa nazionale ha acceso un faro sugli atenei digitali in Italia, troppo spesso con toni critici e senza il supporto di dati concreti. Molte delle analisi pubblicate si basano su congetture senza basi scientifiche, influenzate da pregiudizi e prive di proposte costruttive. Ancora più sorprendente è quando a produrre tali congetture sono gli stessi rappresentanti dell'accademia, che dovrebbero essere i primi a promuovere un dibattito serio basato su fonti scientifiche. A minare l'identità, la qualità e l'immagine degli atenei digitali, è l'idea che lo studio mediante piattaforme telematiche favorisca l'isolamento dei giovani, solo perché manca la classica vita da aula. Il fatto, poi, che tutto questo venga detto sui giornali da un Rettore italiano risulta sconcertante.
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