Crepet | I social rendono cattivi indifferenti e obbligato all’ossessione di visibilità Vietarli fino ai 16 anni

Paolo Crepet, psichiatra e divulgatore, affronta ancora una volta il problema della violenza giovanile, del cyberbullismo e dell'impatto dei social network sul comportamento delle nuove generazioni. Secondo lui, il problema non è recente e non è nato con la pandemia, ma ha subito un’accelerazione con l’avvento delle piattaforme digitali. Così, in una intervista alla Gazzetta di Reggio.L'articolo Crepet: “I social rendono cattivi, indifferenti e obbligato all’ossessione di visibilità. Vietarli fino ai 16 anni” .
Leggi su Orizzontescuola.it
  • Crepet: “I social rendono cattivi, indifferenti e obbligato all’ossessione di visibilità. Vietarli fino ai 16 anni”
  • Crepet: “I social sono un esempio di quotidiana solitudine. Non scambiate i follower per amici” - I social non riconoscono il potere delle relazioni e sono un esempio di quotidiana solitudine. L’amico vero è una stampella» “È un equivoco che non conforta e genera malessere” dice lo psichiatra e ... (ilcorrieredelgiorno.it)
  • Paolo Crepet: «I social sono un esempio di quotidiana solitudine. Non scambiate i follower per amici» - O credere che quelli che ci seguono sui social siano un’autentica parte ... perché è faticoso», commenta Paolo Crepet psichiatra e sociologo autore del saggio Elogio dell’amicizia (Einaudi). (ilmessaggero.it)
  • Crepet: “I vostri followers non sono amici, i social sono nati per il marketing, non per creare vere relazioni” - In un’intervista a Il Messaggero, Paolo Crepet, autore del saggio Elogio dell ... Degno di nota è il libro Antropologia dei social media. Comunicare nel mondo globale, Biscaldi e Matera ... (orizzontescuola.it)
Video Crepet social