L’esordio di Colao come opinionista in quella Rcs che si ricorda bene di lui

Nuovo opinionista di rango per il Corriere della Sera. Mercoledì 12 febbraio, un po’ annegato nel mare magnum di Sanremo, il quotidiano ha pubblicato un intervento di Vittorio Colao dal titolo non propriamente originalissimo per la verità: “Se procede unita per l’Europa c’è «spazio»”. Ma le virgolette hanno ben presto svelato l’arcano: non di spazio politico voleva discettare l’ex numero uno di Vodafone, ma di comunicazioni e satelliti, e di come il Vecchio continente potrebbe se non fermare, almeno arginare lo strapotere di Elon Musk nei cieli.John Elkann e Vittorio Colao vent’anni fa (foto Imagoeconomica).Visto l’andazzo politico dovrà aspettare per essere richiamato in servizioMa non era questo il motivo della sorpresa. Perché chi sta da più anni sulla piazza è subito andato indietro a vent’anni fa, quando per un breve periodo Colao fu amministratore delegato di Rcs, prima di diventare top manager internazionale, ministro tecnico (a peso d’oro) con Mario Draghi, ora riserva della Repubblica (ma visto l’andazzo politico dovrà aspettare un bel po’ per essere richiamato in servizio) e opinion maker che scrive sul giornale che ha amministrato lasciando il segno.
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