La iatrofobia spiegata dall’Accademia della Crusca

Tratto dall’Accademia della Cruscaiatrofobia, nel senso di ‘paura dei medici’ è una parola rara, al punto da non essere riportata da nessuno dei principali vocabolari italiani storici e dell’uso. Un’indagine nella vasta biblioteca di Google libri consente di trovarne esempi a partire dagli anni Venti del Novecento (in una rivista medica del 1922 si parla di iatrofobia di Molière: “Il policlinico”, 1922, Sezione pratica, p. 560), mentre in inglese (stando al Merriam-Webster in linea) il corrispondente iatrophobia sembra attestato già dalla metà dell’Ottocento. Si tratta comunque di un tipico composto neoclassico, cioè assente nel greco antico o nel latino, e formato in epoca moderna nell’ambiente scientifico, impiegando elementi di lingue antiche. In questo caso, entrambi i componenti sono d’origine greca, iatròs ‘medico’ e il formante -fobìa (dal verbo fobèomai ‘temere’).
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