Da Coca Cola e Nestlé da Barilla a Ferrero | i grandi gruppi sono rimasti in Russia E con le loro tasse finanziano un terzo delle spese militari di Mosca

Centinaia di migliaia di morti, palate di miliardi buttati in armi, sanzioni, proclami, accostamenti al terzo Reich nazista. Eppure le imprese occidentali, statunitensi ed europee, in Russia non hanno mai smesso del tutto di fare affari. Non c’è solo il gas russo, che ha smesso di arrivare in Europa attraverso i gasdotti per prendere la via del mare ed esserci recapitato in forma del più costoso gas liquefatto. Ci sono anche 2.245 aziende occidentali, di cui un terzo sono multinazionali, che sono sempre rimaste attive in Russia. Lo scorso gennaio le imprese internazionali presenti nei confini russi sono anzi aumentate di 7 unità.Dall’inizio della guerra, quelle che hanno cessato completamente la loro attività sono state meno di 500, poco più di una su dieci. Altre 1.360 l’hanno soltanto ridotta, la maggioranza non ha cambiato nulla.
Da Coca Cola e Nestlé da Barilla a Ferrero |  i grandi gruppi sono rimasti in Russia  E con le loro tasse finanziano un terzo delle spese militari di Mosca

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