‘Guarire’ in un museo | prelievo di saliva per misurare i benefici

Bologna, 19 febbraio 2025 – Con la cultura non solo si mangia, ma si può pure ’guarire’. O almeno, avere dei benefici fisici e psicologici quantificabili. Ne è convinto il Comune di Bologna, che si è messo in testa un’idea meravigliosa: prelevare campioni di saliva ai visitatori dei musei – in modo anonimo e volontario – per misurare quanto la cultura possa fare bene alla salute. A segnalare la cosa sono stati i delegati Cobas del Comune, in un dossier incentrato sul nuovo Piano strategico integrato del settore Musei civici presentato dal sindaco Matteo Lepore e dall’assessore alla Cultura, Daniele Del Pozzo, nelle scorse settimane. I Cobas – che criticano in particolare le scelte su personale e organizzazione fatte dall’amministrazione – riferiscono dell’annuncio “di un protocollo con le Ausl per aprire ambulatori nelle sedi museali e prescrivere le visite ai musei da parte dei medici, nonché la ‘raccolta di campioni biologici in modo anonimo’ di ‘saliva, prima e dopo la visita’ per ‘analizzare cambiamenti nei livelli di stress o di attenzione’”.
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