Poesia demenziale da Ferdinando Ingarrica a oggi

Dal comico al cinico, dal ridicolo al satirico: è curioso il destino toccato alla forma letteraria delle ingarricchiane. Nate nella prima metà dell’Ottocento con intenti pedagogici catastroficamente disattesi per manifesta incapacità poetica dell’autore, le strofette di quattro o otto versi sono rinate nei tempi successivi volgendo quella identica ingenua bruttezza alla polemica e alla satira.   Nel 1834, il magistrato Ferdinando Ingarrica si incarica di un nobile progetto: istruire i giovani su una quantità enciclopedica di cose, in una forma poetica vagamente ispirata a Lucrezio. Certo, l’intenzione era buona, ma l’esecuzione non altrettanto, se l’opuscolo contenente cento brevi didascalici componimenti ha attirato le risa di Napoli al punto che la famiglia, per salvare la reputazione dell’Ingarrica, si dovette impegnare nell’acquisto di più copie possibili per toglierle dal mercato.
Poesia demenziale da Ferdinando Ingarrica a oggi

Ilfoglio.it - Poesia demenziale da Ferdinando Ingarrica a oggi

Leggi su Ilfoglio.it
  • Poesia demenziale da Ferdinando Ingarrica a oggi
  • Poesia demenziale da Ferdinando Ingarrica a oggi
  • Le voci dei libri 2024 - 2025
  • Rivoli carsici della letteratura italiana
  • I giganti di Ermanno Cavazzoni e la nostalgia per gli autori del passato
  • Le voci dei libri 2023-2024
    Video Poesia demenziale