Storia del pane speciale sabaudo che porta il nome di un re

Un pane sabaudo e regale? Proprio così. Secondo la tradizione, sarebbe stato il re Carlo Alberto a far nascere questo pane così speciale. Un sovrano tentennante secondo la Storia, ma non in fatto di cibo - era un gourmet - e di vino: produceva Barolo nei vigneti che aveva acquistato attorno al castello di Verduno, con la consulenza del generale - enologo Francesco Staglieno. Impegnato nel 1848, l’anno in cui concesse lo Statuto, nella Prima guerra d’Indipendenza - da cui sarebbe uscito sconfitto - Carlo Alberto avrebbe commissionato ai panettieri e cuochi di corte la preparazione di un pane bello ricco, che potesse essere un piatto unico sostanzioso per i soldati. Così nacque un pane che praticamente equivaleva a un pasto, in più capace di durare a lungo senza indurirsi. Il segreto? Una farcitura di noci e di acciughe, vero culto piemontese, ingrediente base della bagna cauda, praticamente “il” pesce per definizione di una regione senza mare.
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