Un ritratto del Manzoni rispunta nell’ex collegio dei Somaschi a Merate

Merate (Lecco), 19 febbraio 2025 – Lo sguardo austero, il naso importante, le orecchie prominenti, le basette folte e la capigliatura stempiata. Quel volto di profilo è senza dubbio quello di Alessandro Manzoni. È ritratto in un affresco che era stato sepolto sotto uno strato d’intonaco, vernice e fumo nero di candele. Si trova sulla volta dell’atrio del cosiddetto scalone nobile dell’ex collegio dei Somaschi a Merate, dove il Sommo ha frequentato le elementari dell’epoca, tra il 1791 e il 1796, quando aveva tra i sei e gli undici anni. Ora il collegio ospita le scuole medie statali. Il ritratto probabilmente è stato dipinto subito dopo la morte dell’illustre alunno, avvenuta il 22 maggio 1873 all’età di 88 anni, in occasione dell’immediata intitolazione dell’istituto all’autore dei Promessi sposi.
Un ritratto del Manzoni rispunta nell’ex collegio dei Somaschi a Merate

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