Paul Snell trasforma l’invisibile in materia attraverso la fotografia digitale

Ispirato dagli artisti modernisti del Ventesimo secolo, Snell si concentra sulla rappresentazione degli elementi essenziali di forma e colore attraverso processi di riduzione e sintesi visiva. Le sue opere indagano il potere evocativo ed emozionale del colore, coinvolgendo la percezione visiva e l’esperienza fisica dello spettatore. L’artista esplora l’interazione tra ottica e materialità della luce e del colore, analizzando come le polarità – oggetto e schermo, superficie e bordo, riflessione e assorbimento – si influenzino reciprocamente in una relazione dinamica e in continua evoluzione. Questo approccio colloca il suo lavoro in una dimensione fluida tra fotografia digitale e pittura, tanto che molti critici lo definiscono “digital painting”, una definizione che Snell abbraccia pienamente, rifiutando però l’etichetta di fotografo.
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