Bertolt Brecht la corporeità della lingua Traduzione di Gino Chiellino

Ho vissuto quarant’anni nella città di Bert Brecht, Augsburg/Augusta. Per tutti questi anni ne ho ascoltato la lingua natale. Una lingua corporea, di parole mai pronunciate interamente e spesso contratte all’interno, ricca di metafore ma priva di ogni astrazione, così come essa trapela nelle poesie e ancor di più nei suoi pezzi teatrali, dai primi esperimenti fino alla maturità. Personalmente ho ritrovato nelle opere di Brecht la stessa corporeità della lingua dei contadini e degli artigiani della presila catanzarese, a me molto famigliare, e mi è stata punto di riferimento nella decisione di scrivere in tedesco. Inoltre, sono convinto che Bert Brecht abbia usufruito coscientemente della corporeità della lingua natale perché del tutto consona al suo impegno a favore delle classi subalterne, sedotte e oppresse dal regime nazista, ma allo stesso tempo per escludere dalla propria scrittura emozioni, sentimenti e desideri strettamente personali che avrebbero sminuito il pathos dello scrittore impegnato.
Bertolt Brecht la corporeità della lingua Traduzione di Gino Chiellino

Ilfattoquotidiano.it - Bertolt Brecht, la corporeità della lingua (Traduzione di Gino Chiellino)

Leggi su Ilfattoquotidiano.it
  • Bertolt Brecht, la corporeità della lingua (Traduzione di Gino Chiellino)
  • I versi di Bertolt Brecht sui piaceri e ciò che conta davvero nella vita - Uno di questi è stato il drammaturgo, poeta, regista teatrale e saggista tedesco Bertolt Brecht, all’interno di un verso tratto dalla poesia “Piaceri”, scritta nel 1954 a Berlino Est e pubblicata da ... (libreriamo.it)
  • Brecht, Bertolt - Personaggio - Nato nel 1898 ad Augusta in una famiglia benestante (il padre era amministratore delegato di un’industria), Bertolt Brecht si dedica fin dagli anni Venti del Novecento all’attività di critico ... (skuola.net)
Video Bertolt Brecht