Il caso Spotlight italiano | cosa emerge dall’inchiesta sugli abusi sessuali nella Chiesa di Bolzano

Anna (nome di fantasia) aveva 7 anni quando fu abusata per la prima volta dal suo insegnante di religione. Il sacerdote lo faceva sia con lei che con altre compagne di classe: se le accomodava sul grembo, le toccava nelle parti intime, le costringeva a sfiorargli il membro. Anna raccontò tutto alla madre, che andò subito a denunciare il prete alla direzione della scuola. Poi però, stranamente, la signora accettò di firmare una dichiarazione scritta in cui affermava che l’episodio non era grave e che non era stato commesso con cattivi intenti. Questi fatti risalgono ai primi anni Settanta. Oggi, mezzo secolo dopo, si viene a sapere che su quella madre, descritta come «una donna buona e credente», erano state esercitate «pressioni della Curia vescovile volte a indurla a relativizzare le molestie e non approfondire ulteriormente la questione».
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