‘Ndrangheta e criminalità cinese i rapporti si consolidano e non è più solo una sensazione

Proprio nei primi giorni di febbraio lo Scico, il Reparto della Guardia di Finanza contro la criminalità organizzata, in collaborazione con il Nucleo tributario di Brescia, ha smantellato una rete illegale legata alla ’ndrangheta e ad alcune società cinesi, svelando una frode da 365 milioni di euro in fatture false e arrestando 12 persone. L’operazione, denominata in modo evocativo, Torre di contanti, non svela nulla di nuovo sulle modalità con cui oramai la ‘Ndrangheta ricicla e fa soldi, ma risulta particolarmente interessante perché nel sodalizio criminali ci sono anche soggetti cinesi.Lo schema è sempre lo stesso. Società cartiere, questa volta con base a Brescia, riconducibili a uomini legati alla ‘Ndrangheta con il solito sistema delle false fatturazioni reciproche per prestazioni inesistenti, provvedevano a bonificare gli importi ricevuti ad altre società del sodalizio ma, questa volta, con base nella Repubblica popolare cinese.
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