Nell’era dell’Ia bisogna rafforzare il pensiero

Con il ricorso massiccio all’intelligenza artificiale le nostre capacità cognitive perdono elasticità e si assottiglia anche l’abilità di tenere a memoria ciò che apprendiamo. Del resto, non ci vuole un genio per capire che non si può fare col cervello quello che le aziende fanno attraverso il cosiddetto outsourcing e cioè dando in appalto all’esterno attività che non vogliono siano fatte internamente. Per le società funziona (per la verità, in molti casi, con qualche problema legato a un controllo troppo lontano delle attività stesse). Con il cervello, invece, non funziona. Anzi, come dimostrato da diversi studi, può fare danni non indifferenti soprattutto nelle menti degli adolescenti e dei giovani, e quindi, in prospettiva, agli uomini e alle donne maturi dei prossimi anni, ai cittadini italiani.
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