Dall’agguato nel ’68 alla morte nell’87 | gli ultimi anni di Andy Warhol furono tragici

Il 3 giugno 1968, Andy Warhol venne raggiunto da diversi colpi di pistola nel suo ufficio al 33 di Union Square West, a New York. A sparare fu Valerie Solanas, una scrittrice radicale convinta che l’artista volesse derubarla delle sue idee. Warhol, dichiarato morto per qualche istante, sopravvisse dopo un intervento durato ore, ma il suo corpo e la sua mente non furono mai più gli stessi. L’episodio lo rese più paranoico e riservato, accentuando la sua già intensa paura degli ospedali. Questo terrore si rivelò fatale. nel 1987, dopo anni di rinvii, si sottopose a un’operazione alla cistifellea da cui non si risvegliò mai più.Solanas era una figura marginale nel mondo artistico newyorkese e autrice dello SCUM Manifesto, un’opera estremista che auspicava l’eliminazione del genere maschile. Ossessionata dall’idea che Warhol le avesse sottratto il manoscritto di una sua commedia, iniziò a tormentarlo con richieste e minacce.
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