Patentino antifascista? Cruciani sfida la sinistra | Io non firmo cosa mi è successo con Vannacci

Allora Cruciani, la firma o no questa dichiarazione di antifascismo? «Col cazzo che la firmo. Io non firmo nulla». Giuseppe Cruciani, giornalista, conduttore radiofonico de La Zanzara su Radio 24 e nemico giurato del politicamente corretto, è tranchant. Non ha mezzo dubbio su come comportarsi dopo che la maggioranza di centrosinistra di Lodi (si sono sfilati solo due esponenti civici), nell'ultimo Consiglio comunale, ha imposto il più classico dei patentini antifascisti per chiunque voglia prendere in affitto una sala pubblica per organizzarci un evento. Bisogna dichiarare di ripudiare il fascismo, di non perseguire finalità antidemocratiche anche proprie del partito fascista e di non denigrare la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza. Nel caso specifico, si tratta dell'associazione culturale Lodi Liberale - presente sul territorio da undici anni con all'attivo la bellezza di trecento eventi (sia in presenza nelle sale comunali sia da remoto) e fondata da Lorenzo Maggi, già vicesindaco e consigliere comunale eletto da vent'anni - che per venerdì prossimo ha organizzato la presentazione dell'ultimo libro di Cruciani (Via Crux.
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