Sei personaggi e la crisi dell’attore | Dobbiamo continuare a spiazzare

"Dramma senza atti né scene: ci sono due interruzioni che sembrano casuali". Così Pirandello introduce il suo “Sei personaggi in cerca d’autore“. E forse anche per questo nel 1921 al Teatro Valle di Roma (a proposito: che fine ha fatto? Vien da rimpiangere l’occupazione), gli spettatori lo accolsero urlando: "Manicomio! Manicomio!". Che pensarci oggi fa un po’ sorridere. Quello che rimane è una certa libertà d’intervento alla regia. Un classico, ma un po’ meno rigido di altri titoli, proprio per quell’interrogarsi sulla natura del teatro, realtà e finzione, l’essere e la maschera. Temi intorno ai quali torna a indagare Valerio Binasco, da martedì allo Strehler col suo "Sei personaggi in cerca d’autore", in replica fino al 9 marzo. Produzione dello Stabile di Torino, da tempo diretto dal regista piemontese.
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