Il Brasile entra nell’Opec alle sue condizioni e col petrolio si siede al tavolo dei grandi

Il 20 febbraio 2025, il Brasile ha ufficialmente aderito all’OPEC+, il cartello dei Paesi produttori di petrolio, ma con una precisazione che cambia le carte in tavola: nessuna intenzione di accettare vincoli sui tagli alla produzione. La decisione, annunciata dal ministro delle Miniere e dell’Energia Alexandre Silveira, segna un momento cruciale per il gigante sudamericano, che si conferma sempre più come attore di peso nel mercato globale dell’energia. Ma questo ingresso “leggero” nel gruppo – limitato a un ruolo consultivo senza obblighi – porta con sé implicazioni economiche e politiche che meritano di essere sviscerate, soprattutto in un mondo dove il petrolio resta una leva di potere, nonostante i proclami sulla transizione verde.Dal punto di vista economico, il Brasile non nasconde le sue ambizioni.
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